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Il ritorno del cervo nei Monti Sibillini: un trionfo per la biodiversità

La rinascita di un ecosistema scomparso

Vent’anni fa, nei Monti Sibillini, si è compiuto un passo significativo verso la rinascita della biodiversità con il ritorno del cervo. Questi maestosi ungulati europei, assenti da quasi due secoli, sono stati reintrodotti nel Parco Nazionale, segnando un momento cruciale per la fauna selvatica locale. La loro ultima apparizione documentata risaliva al 1825, ma ora, grazie a un accurato progetto di ripopolamento, il cervo torna a essere una presenza vitale nei boschi delle Marche.

Una strategia di reintroduzione faunistica di successo

L’Ente Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con sede a Visso, ha orchestrato un meticoloso piano di reintroduzione. Il primo rilascio è avvenuto in un paesaggio innevato a Castelsantangelo sul Nera, dove 15 cervi, provenienti dalla foresta di Tarvisio, sono tornati a calcare questi territori. Dieci di loro sono stati muniti di radiocollare, una tecnologia che ha permesso di monitorare attentamente l’adattamento e i movimenti dei cervi nel loro nuovo ambiente.

Impatto ecologico e benefici per il territorio

La reintroduzione del cervo non è stata solo un trionfo per la fauna, ma ha avuto un impatto positivo sull’intero ecosistema del parco. La presenza dei cervi contribuisce a ristabilire gli equilibri ecologici, fornendo risorse ai predatori naturali come il lupo e l’orso bruno marsicano. Questo equilibrio rinnovato offre un’opportunità unica per tutte le specie di prosperare in armonia.

Un motore di crescita per il turismo regionale

Oltre ai benefici ecologici, la reintroduzione dei cervi ha creato nuove prospettive per il turismo. La possibilità di osservare questi animali nel loro habitat naturale attira ogni anno numerosi visitatori, desiderosi di vivere un’esperienza autentica immersi nella natura selvaggia. In particolare, i bramiti autunnali dei maschi in amore incantano i turisti, regalando momenti unici e suggestivi che arricchiscono il legame tra uomo e natura.

Sostenibilità e futuro del parco nazionale

La riuscita di questo progetto ha dimostrato l’efficacia degli sforzi di conservazione messi in campo dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Grazie a una gestione sostenibile, il parco continua a proteggere e valorizzare il suo patrimonio naturale, favorendo la convivenza armoniosa tra fauna selvatica e attività umane, in un contesto di sviluppo turistico responsabile. Con la popolazione di cervi ormai consolidata, i Sibillini brillano di nuova vita, simbolo di una rinascita naturale che abbraccia il futuro con ottimismo.

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