Simone Cantarini: un viaggio nell’arte del seicento

La Galleria Nazionale delle Marche celebra il talento artistico della regione con una retrospettiva dedicata a Simone Cantarini, un maestro del Seicento. Tra la fine di maggio e metà ottobre 2025, Palazzo Ducale a Urbino accoglierà un’esposizione che esplora la carriera di Cantarini, noto per la sua modernità espressiva e il suo stile innovativo. Si tratta di una delle prime mostre monografiche dedicate a Cantarini nella sua terra natale, offrendo un’opportunità unica per riscoprire il suo significato storico.
un percorso tra le opere della mostra
Dal 22 maggio al 12 ottobre 2025, il pubblico avrà la possibilità di ammirare una collezione di 54 dipinti che definiscono il percorso creativo di Cantarini. L’esposizione non solo onora l’artista, ma coincide anche con l’integrazione di nuove opere nelle collezioni di Palazzo Ducale. Grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e alla donazione di due grandi pale dalla Pinacoteca di Brera, l’evento si arricchisce di cinque dipinti del maestro, ampliando il patrimonio culturale della galleria.
Simone Cantarini: il genio del pesarese
Simone Cantarini, conosciuto affettuosamente come “il Pesarese”, è ricordato non solo per il suo carisma artistico ma anche per il suo carattere intraprendente. Descritto dal biografo Carlo Cesare Malvasia nel 1678 come un uomo dalla presenza fiera e dagli occhi vivaci, Cantarini si distingueva per il suo coraggio nel rispondere ai rifiuti e alle critiche del suo tempo. La sua arte, frutto di un’equilibrata fusione di barocco e venetismo arricchiti da classicismo e naturalismo, lo rende un artista di versatile abilità.
l’eredità di Cantarini nel panorama artistico
La capacità di Cantarini di fondere tradizione e passione lo ha reso un ponte tra il Rinascimento e il Barocco. La sua adesione alla scuola di Guido Reni, mantenendo però una propria chiara visione, ha permesso al Pesarese di conquistare un posto di rilievo nella storia dell’arte. La mostra curata da Luigi Gallo, Anna Maria Ambrosini Massari e Yuri Primarosa sottolinea questo lascito. L’evento non solo rappresenta un ritorno alle radici per l’artista, ma invita a una riflessione sull’importanza della sua figura nell’evoluzione artistica.
La celebrazione di Cantarini a Urbino funge da catalizzatore per una maggiore riconoscibilità dei talenti marchigiani nel panorama artistico contemporaneo, richiamando appassionati d’arte e studiosi da ogni dove a riscoprire un genio del passato ancora vibrante nelle sue opere.