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arte e resilienza: il potere del kintsugi a pavia

Nel cuore vibrante di pavia, una straordinaria iniziativa ha unito arte e resilienza in un evento unico nel suo genere. “Frammenti di luce” ha dato voce e spazio a 16 pazienti oncologiche, che attraverso l’antica arte giapponese del kintsugi hanno narrato le loro esperienze di vita con una profondità emotiva straordinaria. Questo evento ha saputo catturare l’essenza della bellezza che si può trovare nelle cicatrici, rendendo l’arte un potente strumento di guarigione e rinascita.

il kintsugi: quando le crepe diventano bellezza

Il kintsugi è una pratica che va ben oltre la semplice riparazione di oggetti rotti. Essa glorifica l’unione delle crepe con oro, trasformando ogni imperfezione in un’opportunità per rivelare una bellezza unica. Durante “Frammenti di luce”, questa filosofia è stata applicata ai vissuti personali delle pazienti. Le opere d’arte presentate hanno evidenziato la forza che emerge dalle esperienze dolorose, offrendo una nuova prospettiva su come guardare le difficoltà come occasioni di crescita e bellezza interiore.

un viaggio musical-coreografico di emozioni

L’apertura dell’evento ha incantato il pubblico con una performance della scuola MC360 di Pavia. Le ballerine, attraverso la danza e alla musica del maestro Eros Cristiani, hanno saputo rinchiudere in una bolla emotiva la sensazione di prigionia delle pazienti in attesa di diagnosi. Questa performance, con una fusione di musica classica ed elettronica, ha permesso al pubblico di immergersi nei sentimenti e nelle esperienze di chi lotta con l’incertezza di una malattia, evidenziando il ruolo catartico dell’arte.

resilienza: un dialogo aperto

Il tema della resilienza è stato approfondito con gli interventi di Gabriella Pravettoni e Mauro Boldrini, che hanno esplorato il processo di rinascita dopo un’esperienza traumatica. Il loro dialogo ha offerto strumenti preziosi per comprendere il sostegno necessario durante la malattia, illustrando come l’arte possa essere un veicolo di guarigione emotiva. Queste riflessioni hanno aperto nuovi orizzonti su come affrontare la malattia e i suoi impatti psicologici con una prospettiva arricchente e positiva.

l’arte come espressione della guarigione

Il culmine dell’evento ha visto un’armoniosa interazione tra le pazienti e le opere create dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Brera. Quattro stagioni artistiche hanno simboleggiato il ciclo della vita durante la malattia: l’autunno della fotografia, l’inverno della scultura, la primavera dei costumi decorati in oro, e l’estate della pittura. Ogni stagione ha catturato un aspetto diverso del percorso di lotta e rinascita, trasmettendo un messaggio potente sull’importanza dell’arte come strumento di comprensione e guarigione.

L’evento “Frammenti di luce” ha dimostrato che, come nell’arte del kintsugi, anche nelle sfide personali è possibile trovare bellezza nelle crepe, trasformando le esperienze di sofferenza in momenti di oro puro, attraverso l’espressione artistica e la connessione emotiva.

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