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Cagliari: un 8 marzo di lotta e solidarietà

Un grido unificato per i diritti

Cagliari si è animata durante la Festa della Donna con il corteo “8 Marzo Transfemminista“, che ha portato in strada oltre 400 persone. Un movimento che non è solo una parata, ma un grido unificato contro violenze, discriminazioni e sfruttamenti. Lo slogan potente, “Lotto, boicotto, sciopero,” riflette non solo una protesta, ma un appello per un profondo ripensamento dei diritti umani.

Le radici della protesta

La manifestazione, orchestrata dal collettivo Non una di meno, ha messo in evidenza diverse battaglie fondamentali. Al centro delle riflessioni ci sono la violenza di genere, il colonialismo e le diseguaglianze generate dal capitalismo. Il messaggio è netto: smettere di sostenere modelli di consumo insostenibili, boicottare le multinazionali che fomentano conflitti e sfruttamento e rivalutare il lavoro invisibile, in gran parte femminile, che spesso non riceve il giusto riconoscimento.

L’atmosfera del corteo

In piazza del Carmine, la manifestazione è iniziata con un’esplosione di colori e suoni. Il colore fucsia ha dominato, simbolo di solidarietà e forza, mentre musica iconica di Loredana Bertè e Patti Smith ha funto da colonna sonora di un corteo che è stato tanto una celebrazione quanto una protesta. Le strade di via Sassari e Corso Vittorio Emanuele hanno accolto il corteo, che si è concluso in piazza Costituzione, arricchito da concerti live che hanno reso l’evento ancora più vibrante e dinamico.

Lo sciopero generale come simbolo

Convocare uno sciopero generale in un giorno di festa come il sabato è una scelta simbolica. Le organizzatrici hanno voluto rimarcare l’importanza di riconoscere ogni forma di lavoro, tradizionale o di cura, e di ribadire l’auto-determinazione dei gruppi più marginalizzati. Questo è anche un appello contro il fascismo contemporaneo, un grido per dare voce a chi spesso viene escluso dalle narrative principali.

Un fronte unito per il cambiamento

Il corteo ha trasformato le strade di Cagliari in un simbolo di solidarietà e lotta collettiva. La manifestazione non è stata solo un atto di protesta, ma un tentativo di costruzione di un fronte comune per affrontare le ingiustizie e promuovere i diritti di tutti. La determinazione e la forza di chi ha marciato rimangono un forte richiamo all’inevitabile bisogno di cambiamento sociale e riconoscimento del lavoro invisibile.

Con questo evento, Cagliari ha dimostrato che la lotta per i diritti continua con vigore e risolutezza, sottolineando l’importanza di proteggere e valorizzare il contributo di ciascun individuo nella società.

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