Condanna storica: risarcimento milionario per amianto a Roma

Un verdetto storico per le vittime dell’amianto
Nel 2025, il Tribunale civile di Roma ha emesso una sentenza storica che rappresenta un passo avanti significativo nella lotta per i diritti delle vittime dell’amianto in Italia. Lo Stato è stato condannato a risarcire con un milione di euro la famiglia di Clemente Crisci, un militare deceduto a causa di una malattia legata all’esposizione all’amianto durante il servizio nella Marina Militare. Questo verdetto segna una svolta importante per il riconoscimento delle ingiustizie subite da numerosi lavoratori esposti a questo materiale letale.
L’eredità pericolosa dell’amianto nelle forze armate
Clemente Crisci ha prestato servizio come sottocapo nocchiere nella Marina Militare italiana, operando su navi dove l’amianto era ampiamente utilizzato. Presente in diversi compartimenti delle navi, come corridoi, sale macchine e rivestimenti, questo materiale è noto per provocare malattie gravi, incluso il mesotelioma pleurico. La diagnosi per Crisci è arrivata nel 2014, immergendolo in una battaglia personale e legale per vedere riconosciuta la malattia come legata al suo servizio militare.
Una lotta legale in cerca di giustizia
Nonostante l’impegno incessante, Crisci è venuto a mancare nel 2015, prima di poter ottenere il riconoscimento ufficiale del legame tra la sua malattia e l’esposizione all’amianto. Solo nel 2018, la Commissione medica ospedaliera di Roma ha confermato la connessione, seguita l’anno successivo dal comitato di verifica che ha ufficialmente classificato Crisci come vittima del dovere. Questo riconoscimento, seppur tardivo, ha fornito una base solida per la battaglia legale intrapresa dalla sua famiglia insieme all’Osservatorio Nazionale Amianto.
Sentenza e risarcimento: implicazioni importanti
La sentenza del tribunale di Roma non rappresenta solo un risarcimento significativo, ma sottolinea la responsabilità dello Stato nei confronti delle condizioni di lavoro dei militari esposti a rischi sanitari. Questo verdetto funge da monito per la necessità di migliorare la protezione dei lavoratori e dei militari, ponendo l’urgenza di implementare misure più rigorose volte a prevenire tragedie simili.
Un monito e un raggio di speranza
La condanna in favore della famiglia di Crisci è un potente simbolo di giustizia per tutte le famiglie che si trovano a lottare contro le conseguenze dell’amianto. Essa non solo offre un riconoscimento tangibile delle sofferenze patite, ma incoraggia ulteriormente la consapevolezza e la necessità di cambiamenti politici e sociali per prevenire future esposizioni. La storia di Crisci diventa così un esempio cruciale nella prevenzione e risarcimento delle malattie professionali in Italia.