NEWS

Il costo dell’overtourism: una sfida per le città d’arte italiane

Investimenti necessari per gestire l’eccesso di turisti

L’overtourism, o turismo di massa, rappresenta una sfida significativa per molte città italiane, in particolare per le rinomate città d’arte come Venezia, Firenze e Roma. Ogni anno, queste città devono affrontare ingenti spese per garantire a turisti e residenti infrastrutture e servizi adeguati. A Venezia, i costi possono superare i 4,7 euro al giorno per turista, rispecchiando un investimento coerente per affrontare le numerose necessità di una città invasa dai visitatori. Per le città più piccole, come Verona e Napoli, questi costi si aggirano attorno ai 2,9 euro al giorno per turista. Nonostante cifre inferiori, le spese restano comunque sostanziali.

Strategie di gestione e infrastrutture

Le amministrazioni locali italiane sono in corsa per sviluppare strategie per contrastare i problemi legati al turismo di massa. Tra le misure fondamentali troviamo la creazione di aree di sosta per pullman e il potenziamento del trasporto pubblico. In aggiunta, molte città stanno investendo pesantemente nel miglioramento dei servizi sanitari e nel controllo del traffico. Per far fronte alle esigenze quotidiane, i turni della polizia locale e del personale addetto alla raccolta rifiuti spesso vengono prolungati, garantendo un ambiente più sicuro e pulito per ospiti e cittadini.

Il modello veneziano: il biglietto d’ingresso

Venezia si è distinta nell’affrontare il problema introducendo un sistema di biglietto d’ingresso per i turisti. A partire dal 18 aprile 2025, il numero di giorni in cui il contributo sarà richiesto salirà da 29 a 54, coprendo periodi festivi e weekend. Questo biglietto non solo aiuta a controllare l’afflusso di visitatori, ma genera anche fondi preziosi per la manutenzione della città. Pagando in anticipo, il costo è di 5 euro, ma diventa di 10 euro per prenotazioni tardive, incentivando la pianificazione e razionalizzando la gestione del flusso turistico.

La regolamentazione degli affitti brevi a Firenze

Altro fronte di intervento riguarda le proprietà destinate agli affitti brevi, fenomeno che ha complicato notevolmente la sostenibilità abitativa delle città. Firenze è in prima linea nel contrastare questa tendenza tramite registri nazionali che facilitano il controllo degli alloggi. Recentemente, gli interventi del governo locale sono stati chiari e decisi, con iniziative come la rimozione delle keybox nel centro città. Questo sforzo regolatorio potrebbe portare a una riduzione delle destinazioni per affitti brevi, migliorando l’equilibrio tra offerta turistica e abitativa permanenti.

Prospettive future del turismo in Italia

Guardando al futuro, le prospettive per il turismo in Italia nel 2025 sono promettenti. Secondo l’Organizzazione mondiale del turismo, ci si aspetta una crescita tra il 3% e il 5% nei flussi turistici. L’Europa, con l’Italia come meta prediletta, continuerà ad attirare una grande quantità di visitatori internazionali. L’obiettivo principale delle amministrazioni locali sarà gestire questo aumento minimizzando gli effetti negativi sulla qualità della vita dei residenti e garantendo un’esperienza memorabile e sostenibile per tutti i visitatori.

Implementare strategie tempestive e innovative, come dimostrato da Venezia e Firenze, sarà cruciale per il successo continuo del turismo italiano. L’Italia rimane determinata a bilanciare le sue ricche offerte culturali con la necessità di sostenibilità economica e ambientale, assicurando così che la sua bellezza e il suo patrimonio possano essere ammirati e preservati a lungo.

x

Mostra di più

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio