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Il Primitivo di Manduria: verso una gestione sostenibile e di qualità

Una decisione epocale per il futuro del Primitivo di Manduria

L’Assemblea dei soci del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha preso una decisione cruciale per la gestione futura di uno dei vini più prestigiosi d’Italia. Attraverso un voto unanime, ha stabilito l’interruzione delle nuove iscrizioni allo Schedario Viticolo destinato alla rivendicazione del Primitivo di Manduria Dop tra il 2025 e il 2030. Questa strategia punta a tutelare la qualità eccelsa del prodotto in un mercato vinicolo altamente competitivo.

Le ragioni di un blocco strategico

Alla base di questa scelta c’è la volontà di evitare una sovrapproduzione che potrebbe compromettere il prestigio del Primitivo di Manduria. L’intento è quello di regolare la produzione mantenendo costante il livello qualitativo del vino, elemento distintivo e di grande valore per il territorio pugliese. È previsto che i viticoltori possano rinnovare i vigneti esistenti, pur non potendo aumentare le superfici vitate per la Dop. Questo piano permette di evitare una produzione eccessiva, indirizzando le nuove coltivazioni su altre denominazioni come il Primitivo di Manduria Docg.

Espianti e reimpianti: la continuità della tradizione

Il Consorzio ha chiarito che le operazioni di espianto e reimpianto di vigneti già esistenti non subiranno limitazioni. Questa flessibilità è fondamentale per preservare la qualità vitivinicola, in quanto consente la sostituzione di vigne deteriorate senza influenzare negativamente la produzione. Tale decisione dimostra una profonda comprensione delle esigenze dei viticoltori, supportando la loro attività e la continuità qualitativa del Primitivo di Manduria.

Consenso unanime e approvazione ufficiale

L’avvocato Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, ha espresso la sua soddisfazione per l’approvazione unanime dei soci a questa misura ritenuta essenziale per il mantenimento del prestigio della denominazione. Secondo la Pastorelli, questa regolamentazione crea un bilanciamento tra l’espansione controllata della produzione e l’adattamento alle dinamiche di mercato. La documentazione relativa al provvedimento sarà presentata alla Regione Puglia per l’approvazione formale, a conferma dell’impegno del Consorzio nella tutela del patrimonio enologico locale.

Verso un futuro sostenibile e di qualità

Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria si presenta come un organismo consapevole delle sfide del settore e proattivo nel garantire la sostenibilità e la qualità della produzione. Questo passo rappresenta un impegno verso la conservazione e la promozione del Primitivo di Manduria, simbolo di eccellenza e tradizione del vino pugliese. Con questa iniziativa, il Consorzio intende proteggere non solo la denominazione, ma anche gli interessi dei produttori e dei consumatori che ricercano autenticità e qualità nel vino che scelgono.

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