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Incontro cruciale sul CCNL della piccola media industria metalmeccanica

Il 3 marzo 2025, Milano ha ospitato il terzo incontro decisivo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della Piccola Media Industria Metalmeccanica, un momento tanto atteso dagli operai e dalle aziende del settore. A partire dalla scadenza del contratto al 31 dicembre 2024, i negoziati sono stati permeati di tensioni e aspettative, con Unionmeccanica-Confapi che finalmente ha risposto alle richieste di Fim, Fiom e Uilm.

le risposte economiche di Unionmeccanica

Focus principale della riunione è stato l’aspetto economico e salariale. I lavoratori sono impazienti di comprendere come evolveranno le loro condizioni economiche future. Fiom-Cgil, in un comunicato stampa, ha delineato le risposte di Unionmeccanica mettendo in evidenza la notevole distanza tra le richieste sindacali di un aumento salariale di 280 euro e la proposta derivante dall’andamento dell’IPC-NEI, che si ferma a circa 173 euro. Questa discrepanza mette in luce una differenza di oltre 100 euro che dovrà essere colmata nelle prossime trattative.

nuovo inquadramento professionale: verso un modello rinnovato

Sul fronte del nuovo inquadramento professionale, Unionmeccanica ha mostrato apertura. Si procederà con la costituzione di una commissione paritetica incaricata di sviluppare un sistema innovativo, prendendo spunto dal modello del CCNL Industria del 2021. Questo passo è cruciale per modernizzare le classificazioni dei lavoratori, migliorando le loro prospettive professionali.

sicurezza sul lavoro: introduzione dei break formativi

Unionmeccanica ha proposto un’importante iniziativa nel campo della sicurezza sul lavoro: i “break formativi” da attuare in caso di quasi infortuni o incidenti. Un concetto innovativo che prende ispirazione da accordi territoriali già esistenti, volto a instillare una cultura della prevenzione più profonda e strutturata. Questo approccio mira a prevenire incidenti futuri, rafforzando la sicurezza quotidiana dei lavoratori.

tensioni sul mercato del lavoro

Il tema del mercato del lavoro ha visto Unionmeccanica suggerire causali specifiche per contratti a termine dopo i primi 12 mesi, in risposta alle normative vigenti. Tuttavia, i sindacati spingono per una stabilizzazione più ampia dei contratti, cercando di ridurre la precarietà e promuovere contratti a tempo indeterminato, elemento percepito come fondamentale per la sicurezza e il welfare dei lavoratori.

riduzione dell’orario di lavoro: un nodo irrisolto

La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, richiesta dai sindacati, non ha trovato accoglienza positiva da parte di Unionmeccanica. La diversità e la complessità del settore sono state citate come ostacoli significativi per un possibile esperimento, portando a un impasse su questo punto cruciale che rimane quindi al centro delle prossime discussioni.

la sfida degli aumenti salariali e dell’inflazione

Infine, l’aumento salariale è stato motivo di dibattito serrato. Con l’inflazione gestita dall’indice IPCA-NEI inferiore al 2%, Unionmeccanica teme incrementi salariali eccessivi, proponendo un massimale sugli aumenti per evitare situazioni analoghe al passato. Questo rappresenta una gran sfida per entrambe le parti che sono chiamate a trovare un equilibrio tra le esigenze dei lavoratori e la sostenibilità economica delle imprese.

Il prossimo incontro, programmato per il 17 marzo 2025, sarà cruciale per valutare complessivamente l’andamento delle trattative e cercare di avvicinare le posizioni. L’attenzione rimane alta in attesa delle ulteriori evoluzioni.

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