Indagini sull’urbanistica a Milano: il caso di Giovanni Oggioni

A Milano, un nuovo capitolo di indagini scuote la gestione urbanistica del Comune e solleva interrogativi sulla trasparenza nei processi di approvazione dei progetti edilizi. Al centro della vicenda troviamo Giovanni Oggioni, ex dirigente comunale, accusato di orchestrare un complesso sistema di speculazione edilizia volto a favorire alcuni costruttori tramite pratiche illecite.
Intercettazioni e accuse
La chiave delle indagini è rappresentata dalle intercettazioni tra Oggioni e vari professionisti del settore. In una conversazione cruciale, un’architetta fa riferimento a un piano discutibile del presidente della Commissione paesaggio per manipolare l’altezza degli edifici. Ciò avverrebbe sfruttando una direttiva conosciuta come “Salva Milano”. Oggioni, al momento ai domiciliari, insiste sulla sua innocenza, promettendo di valutare attentamente le accuse prima di commentare ufficialmente. La sua difesa, nel frattempo, si prepara a chiedere la revoca delle misure cautelari.
Focus su progetti controversi: via Zecca Vecchia e via Anfiteatro
Le indagini si concentrano su due aree emblematiche di Milano: via Zecca Vecchia e via Anfiteatro. Entrambe appartenenti al centro storico, queste zone sono state al centro di cessioni da parte del Comune verso privati. Questi ultimi mirano ora a svilupparle tramite nuovi progetti. Particolarmente controverso è il caso di un progetto alberghiero in via Zecca Vecchia, sospettato di violazioni edilizie per l’aumento delle volumetrie ottenuto con atti potenzialmente falsi.
Espansione delle indagini e conflitti di interesse
Le indagini della Guardia di Finanza si sono estese al sequestro di documenti riguardanti conflitti di interesse coinvolgenti circa sessanta professionisti. Le intercettazioni rivelano un clima di timore tra Oggioni e i suoi colleghi in merito all’attenzione della Procura su queste operazioni. Quest’ondata investigativa cerca di svelare pratiche poco trasparenti nei processi decisionali urbanistici degli ultimi dieci anni.
Reazioni politiche e “Salva Milano”
Le conseguenze delle indagini stanno riverberando anche nel panorama politico. Antonio Tajani, vicepremier e leader di Forza Italia, ha confermato la volontà di proseguire con il provvedimento “Salva Milano” nonostante le sue controversie. Tuttavia, il suo sostegno è contrastato da membri della stessa coalizione e dalle opposizioni, con il Partito Democratico che ha preso le distanze dall’iniziativa.
Un futuro incerto per l’urbanistica di Milano
Il caso Oggioni rappresenta un tassello critico in un dibattito più ampio sulla trasparenza e l’integrità nei processi urbanistici milanesi. Mentre le indagini proseguono, l’esito di queste vicende influenzerà significativamente il futuro delle politiche edilizie cittadine e la tutela del patrimonio culturale di Milano.