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Innovazione e tradizione: la scelta dell’associazione compositori musica per film

L’Associazione Compositori Musica per Film , fondata nel 2017 con la prestigiosa presidenza onoraria del leggendario Ennio Morricone, ha recentemente dato una scossa al mondo della composizione musicale con una decisione senza precedenti. In una mossa che promette di delineare un nuovo corso per il settore, l’associazione ha deciso di vietare l’uso dell’Intelligenza Artificiale generativa fra i suoi membri. Ma cosa significa realmente questa svolta per il panorama musicale e per i diretti interessati?

Il nuovo statuto: difesa della creatività umana

L’assemblea dei soci ha approvato, con una schiacciante maggioranza, un articolo del nuovo statuto che bandisce l’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale non umana nella composizione musicale. Questo divieto mira a salvaguardare il valore della creatività umana e i diritti d’autore, minacciati dall’inarrestabile avanzata dell’AI nel settore delle arti creative. Per i membri dell’ACMF, non conformarsi a questa direttiva potrebbe comportare la perdita dello status di socio, sottolineando l’importanza che l’associazione attribuisce all’integrità artistica dei propri affiliati.

Un no alla delegazione creativa: rafforzare l’artigianalità musicale

La restrizione non riguarda solo la composizione diretta, ma si estende anche al ruolo di “prestanome” per il deposito di opere musicali presso enti come la SIAE. Questo implica un livello di trasparenza senza precedenti nella creazione musicale, in cui ogni opera deve riportare in maniera chiara e verificabile tutti gli artisti coinvolti. L’obiettivo è prevenire l’assegnazione di diritti artistici a opere create interamente o parzialmente da AI, consolidando così il riconoscimento dei musicisti umani.

Preservare l’autenticità dell’arte: una scelta culturale

Con la sua ferma posizione, l’ACMF si erge come baluardo nella crescente discussione sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sulla creatività. L’associazione, guidata dal presidente Pivio e dal vicepresidente Alessandro Molinari, rappresenta un collettivo di oltre 100 membri, tra cui nomi illustri come Michael Nyman e Hans Zimmer. Questi pionieri della musica sono accomunati dalla convinzione che l’arte debba rimanere una rappresentazione autentica dell’esperienza umana e della professionalità del compositore.

Riflessioni sull’industria musicale italiana: un cambiamento epocale

La decisione dell’ACMF potrebbe avere un impatto significativo sull’intero scenario musicale italiano. Mentre la tecnologia continua a trasformare il modo in cui la musica viene prodotta, questa posizione netta potrebbe incentivare un ritorno ai principi tradizionali dell’arte musicale, valorizzando le opere create da talenti umani piuttosto che da algoritmi automatizzati. La scelta rivoluzionaria dell’ACMF di opporsi all’intrusione tecnologica si posiziona come un modello coerente per altre organizzazioni del settore, stimolando un dibattito ampio e profondo sulla direzione futura della musica.

Il rifiuto dell’Intelligenza Artificiale da parte dell’ACMF rappresenta non solo una novità nel campo delle associazioni artistiche, ma un possibile segno dei tempi nel mondo musicale, un invito a riflettere sul ruolo insostituibile che l’uomo, con la sua sensibilità e creatività, gioca nella composizione e interpretazione delle opere musicali.

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