LIFESTYLE

La crescente tensione commerciale tra usa e ue: un esame delle conseguenze per il made in italy

Uno sguardo alla tensione commerciale

La recente escalation nelle politiche tariffarie tra Stati Uniti e Unione Europea sta destando grandi preoccupazioni, soprattutto nel contesto del commercio internazionale. In particolare, l’imposizione di dazi su acciaio e alluminio minaccia di influenzare negativamente l’economia italiana. Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell’Economia italiano, ha evidenziato le sue preoccupazioni al riguardo, sottolineando le potenziali ripercussioni sul settore manifatturiero italiano e sul commercio globale.

Prodotti made in italy in pericolo

In che modo le politiche tariffarie minacciano i prodotti made in Italy? Secondo una ricerca di Nomisma per Cia-Agricoltori Italiani, tra le categorie più vulnerabili si collocano quei prodotti che rappresentano l’eccellenza del settore agroalimentare italiano. Il pecorino romano, ad esempio, potrebbe vedere un calo nelle vendite, a causa della sua facilità di sostituzione con alternative più economiche, se il costo dovesse aumentare a causa dei dazi.

Impatti sugli oli, aceti e vini italiani

Oltre ai formaggi, anche il settore vinicolo e oleario teme ripercussioni significative. Gli oli italiani, così come gli aceti e i vini DOP di fascia media come il prosecco, rischiano di subire consistenti danni commerciali. La quasi totalità delle bottiglie italiane di vino destinate al mercato americano rende l’industria particolarmente vulnerabile, un aspetto che potrebbe portare a perdite stimate in centinaia di milioni di euro.

I costi della guerra commerciale

Un esame dei potenziali costi della guerra commerciale rivela scenari preoccupanti. L’introduzione di dazi del 25% potrebbe provocare danni al settore vinicolo stimati intorno ai 470 milioni di euro, con possibili ricadute ancora più severe se si considerano gli effetti indiretti sull’export globale. Tra le voci più preoccupate c’è Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia, che ha sollecitato l’adozione immediata di misure diplomatiche.

Risposta del governo italiano

Di fronte a questo scenario, il governo italiano sta cercando di navigare le difficili acque della diplomazia commerciale. Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha affermato l’impegno dell’Italia a lavorare insieme all’Unione Europea per mitigare gli effetti dei dazi. Anche Matteo Salvini ha espresso fiducia nelle capacità dell’Italia di ottenere esenzioni per alcuni prodotti chiave.

Necessità di una strategia nazionale

La richiesta di un piano strategico nazionale per il settore agricolo è stata avanzata da Stefano Vaccari del Partito Democratico, riconoscendo l’urgenza di pianificare a lungo termine per proteggere l’industria agroalimentare. Intanto, alcune aziende, come Arnaldo Caprai, stanno cercando di aggirare la situazione trasferendo scorte negli Stati Uniti, mentre altre, come Pasqua Vini, si stanno focalizzando su una strategia di mercato diversificata.

La visione di Riccardo Cotarella

Nonostante le difficoltà, Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, ritiene che il vino italiano continui a godere di grande popolarità negli Stati Uniti, comparabile a quella di prodotti simbolo come il Parmigiano. La sua opinione è che, nonostante una possibile contrazione, la qualità del vino italiano renderà difficile per i consumatori americani rinunciarvi completamente.

Conclusioni e prospettive future

Il contesto rimane teso e incerto, ma il governo, rappresentato dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ha annunciato l’intenzione di elaborare un piano per salvaguardare gli interessi delle imprese italiane. È prevista una riunione con rappresentanti di settore per discutere ulteriori strategie, confermando l’attenzione del governo sulla questione. La posta in gioco è alta, e l’Italia si prepara a difendere il suo prezioso patrimonio economico e culturale.

x

Mostra di più

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio