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La sfida della disparità salariale nelle Marche

Nelle Marche, la condizione lavorativa delle donne è al centro di un acceso dibattito, in quanto le disparità salariali continuano a rappresentare un problema significativo. Le lavoratrici del settore privato guadagnano in media il 30% in meno rispetto ai loro colleghi maschi e un preoccupante 44% di esse è costretto a lavori part-time. Questo divario salariale denuncia non solo una questione di equità economica, ma anche un più ampio problema strutturale che permea il mercato del lavoro nella regione.

Precarietà occupazionale e pensioni al minimo

Le donne nelle Marche affrontano anche la precarietà occupazionale, accentuata da leggi inadeguate che negli ultimi due decenni non hanno saputo tutelare i diritti femminili nel mondo lavorativo. L’equilibrio tra vita lavorativa e familiare resta una sfida gravosa, esacerbata dalla mancanza di supporto nei servizi pubblici. Le lavoratrici migranti risultano particolarmente vulnerabili, spesso costrette a subire condizioni di sfruttamento. Inoltre, circa il 68,8% delle pensioni femminili è sotto i 750 euro mensili, un dato allarmante che mette in luce il rischio di povertà per molte donne anziane.

Affrontare la violenza di genere: una questione urgente

Parallelamente ai problemi lavorativi, le Marche si confrontano con un alto tasso di violenza di genere. I dieci femminicidi registrati nel 2024 e l’aumento delle denunce di molestie collocano la regione ai vertici nazionali per questo tipo di crimini. La cultura del rispetto, necessaria per prevenire atteggiamenti violenti, deve essere inculcata sin dall’infanzia, sottolineano i sindacati regionali. È cruciale costruire un percorso educativo che combatta il radicamento di comportamenti violenti nelle generazioni future.

Un futuro più sicuro e equo per le donne

Per affrontare queste sfide, le politiche regionali devono prestare maggiore attenzione alle questioni di genere. È fondamentale sviluppare soluzioni concrete, come incentivi mirati per supportare la genitorialità e l’assistenza a chi non è autosufficiente. L’analisi dei dati sulle pensioni e sugli infortuni sul lavoro, che tra il 2018 e il 2022 hanno visto un aumento del 15,2%, rende evidente l’urgenza di creare condizioni lavorative più sicure e giuste.

Verso un cambiamento necessario

La Giornata Internazionale della Donna offre un’opportunità unica per promuovere cambiamenti significativi. La consapevolezza e l’azione concertata possono tracciare un percorso verso un mondo del lavoro più inclusivo e rispettoso. La strada è lunga, ma con l’impegno di tutti, è possibile costruire un futuro in cui le donne possano guardare avanti con speranza e determinazione.

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