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venezia: gli studenti in piazza contro le aggressioni fasciste

Nel cuore di Venezia, precisamente a Campo Saffa, si è svolto nel pomeriggio un raduno di circa 300 studenti, esprimendo un chiaro segnale di sfida contro le recenti aggressioni fasciste che hanno colpito il loro spazio di attività. Unito sotto la bandiera della solidarietà, l’evento ha visto l’attiva partecipazione dell’Unione degli Universitari di Venezia, Padova e Verona, nonché della Rete degli Studenti Medi Veneto. Questo incontro ha riunito non solo studenti, ma anche cittadini e associazioni sensibili alla crescente preoccupazione per la diffusione di ideologie fasciste.

la rabbia degli studenti: un messaggio forte e chiaro

In un clima carico di tensione e determinazione, i partecipanti hanno sfoggiato striscioni e cartelli pieni di messaggi di protesta. Angelica Morresi, coordinatrice dell’Unione degli Universitari di Venezia, ha espresso con fermezza il sentimento condiviso, dichiarando come gli atti fascisti e omofobi abbiano alimentato un clima di insicurezza. “Oggi avrei voluto esprimere in modo diverso la mia rabbia”, ha affermato Morresi, riferendosi alle aggressioni degli ultimi giorni. Gli episodi di violenza non sono passati inosservati, e la frustrazione per il silenzio delle istituzioni cresce di giorno in giorno. La richiesta di Morresi è chiara: porre fine a questo silenzio assordante.

episodi di violenza: un fenomeno non isolato

Marco Nimis, rappresentante della Rete degli Studenti Medi del Veneto, ha fatto eco alle parole di Morresi sottolineando che tali incidenti non sono isolati. “Non sono semplici insulti o goliardate, ma atti politici mirati”, ha precisato. Nimis ha evidenziato come la violenza di estrema destra stia crescendo, citando eventi simili accaduti recentemente, tra cui un attacco a uno studente in una scuola di Vicenza. Questa tendenza all’allarme richiama un’attenzione particolare sulla percezione di impunità da parte della destra estrema, che si sente, secondo Nimis, legittimata dal contesto politico attuale.

una comunità unita contro l’intolleranza

La manifestazione ha svolto un ruolo fondamentale nel rafforzare la coesione tra gli studenti e i cittadini. Unendo le loro voci, i partecipanti hanno chiarito che la loro lotta va oltre la difesa di uno spazio fisico. È una battaglia contro le discriminazioni, un grido forte e chiaro contro l’autoritarismo e le ideologie di odio. Gli studenti hanno richiesto un maggiore impegno e intervento da parte delle istituzioni per garantire sicurezza e rispetto delle diversità. Questo evento non è solo un atto di protesta, ma un chiaro riflesso dell’importanza dell’attivismo giovanile e della partecipazione civica nel mantenere viva la fiamma della democrazia e dell’inclusività.

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